lunedì 28 ottobre 2013

Alla scoperta dei suoni e delle danze del Madagascar

Il Madagascar è la più grande isola africana e offre 5mila km di coste magnifiche con spiagge bianche, barriere di corallo e fondali incantevoli popolati da molte varietà di pesci.
Se sei un amante della natura e del mare, sicuramente una vacanza in Madagascarè ciò che fa per te. L’isola infatti è stata dichiarata dal WWF uno dei paesi con il più importante patrimonio ecologico del pianeta, con i suoi parchi e le sue riserve naturali. Il clima è per tutto l’anno gradevole, tra i 20 e i 30 gradi, e a prescindere dal periodo che sceglierai per la tua vacanza rimarrai estasiato dalle inconfondibili fragranze che riempiono l’aria, dalla vaniglia al pepe alla cannella. Anche il calore del popolo malgascio è garanzia di una vacanza straordinaria e anche tu sarai presto contagiato dal loro sorriso solare e dalla loro allegra ospitalità.
Oltre ai colori e i profumi, il Madagascar saprà sedurti anche grazie ai suoni, alle note, i ritmi tradizionali e la danza. Le influenze africane ed indonesiane sono molte e i ritmi vengono accompagnati soprattutto da strumenti a corda. Il kabosy, ad esempio, è una specie di mandolino.



Poi c’è la marovany, una sorta di cetra che ricorda una scatola con due serie di corde ai lati. Il valiha invece è composto da una canna di bambù con un largo diametro e 21 corde da pizzicare. C’è poi lo jejy yoatova, composto da due serie di corde messe ad angolo retto tra loro. Molto usato anche il lokanga, un violino a tre corde, assieme al tipico flauto chiamato sodina. La musica è un aspetto fondamentale della cultura e della società del Madagascar, infatti essa accompagna sia le varie manifestazioni, che feste, che riti religiosi. Il più noto canto tipico è il vahy soava, che si esegue con il solo accompagnamento del battito delle mani e che troverai sicuramente estremamente suggestivo. Per quanto riguarda la danza, il salegy è l’assoluto simbolo della festa, si balla con ritmo travolgente e ti trasmetterà una sorprendente energia vedendolo eseguire.


 La carica e la melanconia del salegy sono profondamente legati all’anima della musica tradizionale malgascia ed è proprio qui che troviamo il potere magico e il mistero di questa musica. Un aspetto curioso del canto tradizionale è l’assenza apparente di tematiche religiose, mentre capita di trovare testi profani e a volte anche abbastanza smaliziati! E’ solo un’apparenza però, i temi infatti rimangono il più delle volte legati all’amore, alla vita, alla tolleranza e al creatore.


Non lasciare che il sogno fugga via e afferralo con entrambe le mani! Il Madagascar è più vicino di quanto pensi: vivilo subito!
Fonte:http://www.veratour.it/
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