lunedì 19 agosto 2013

Una tartaruga esce dal lago e depone le uova sulla spiaggia

Stupore tra i presenti alla vista della testuggine «dal naso porcino» originaria dell'Australia e del Madagascar

Incurante dei bagnanti scava  una buca lasciandovi la«prole» Il Wwf: «È una specie esotica abbandonata dal proprietario»


Una tartaruga emerge improvvisamente dall'acqua del lago, avanza sulla spiaggia del campeggio «Spiaggia d'oro», a Lazise, deposita le sue uova e pochi attimi dopo sparisce fra le onde del lago.  Tutto ciò davanti agli increduli bagnanti, all'inizio spaventati dall'arrivo imprevisto della testuggine, lunga trentacinque centimetri, che ha deciso di sotterrare la sua «prole» proprio vicino ai loro asciugamani, nella zona demaniale, accanto alla rete che delimita l'area di proprietà del campeggio. Una scena che finora sulle rive del lago non si era mai vista. Anche perché le tartarughe non sono proprio «di casa». Anche se alcuni turisti stranieri hanno raccontato di averne viste alcune sulle piccole rocce che delimitano una spiaggetta in zona San Benedetto di Lugana. E si dice pure che di recente nella zona del rimessaggio barche verso Pacengo ne siano state viste altre. Dopo le nutrie e i grandi granchi rossi, sembra proprio che ora ci sia un altro insolito arrivo.  «È stata un'azione imprevista, mai vista prima», afferma Beppe Pachera, marito della proprietaria del negozio del campeggio che dà sulla spiaggia. «La scena me l'ha raccontata mio figlio che era presente all'arrivo della testuggine e le ha pure scattato una foto, come hanno fatto molti turisti. I bagnanti sono rimasti a bocca aperta quando l'hanno vista. Anzi, all'inizio qualcuno si è anche spaventato». Ora non resta che aspettare cosa accadrà nei prossimi giorni. Le uova depositate nella sabbia si schiuderanno o non avranno futuro? La temperatura sarà adeguata? E soprattutto, riusciranno a salvarsi dai piedi dei turisti? Nessuno infatti ha avuto l'accortezza di delimitare l'area dove sono state deposte le uova, che di solito vengono sotterrate in buche poco profonde, quindi a rischio. Sorpresi anche i pescatori di Lazise. «Non abbiamo mai visto cose simili, qui sul lago», commenta Giuseppe Azzali, pescatore, «perché le tartarughe qui non ci sono mai state. Probabilmente sono state abbandonate in riva al lago da chi le teneva in casa. Staremo a vedere se nasceranno i piccoli». Per saperne di più abbiamo mostrato la foto dell'intrepida tartaruga avvistata a Lazise a Manuela Formenti, responsabile del Wwf Verona.  «Si tratta di una tartaruga della famiglia dei cheloni», spiega Formenti, «una tartaruga d'acqua dolce detta “dal naso porcino”. È un animale esotico, proveniente dall'Australia, dalla Nuova Guinea o dal Madagascar. Evidentemente il proprietario ha deciso di liberarsene e l'ha abbandonata nel lago. Purtroppo tanti comprano le tartarughe esotiche perché sono piccole, carine e i bambini le chiedono come regalo, ma non c'è niente di più sbagliato e quindi li prego di non farlo perché poi le tartarughe crescono e spesso diventano ingestibili in un appartamento».  Senza considerare che non sono come i pesciolini rossi, che negli acquari casalinghi vivono in media due o tre anni. Le testuggini arrivano anche a cent'anni. «Così», prosegue Formenti, «succede che invece di chiamare il Wwf o il Corpo forestale dello stato tanti decidono di liberarle». Facendo spesso danni alle specie autoctone, perché tanti animali «stranieri» sono più robusti e quindi depredano il cibo ai «nostri». Conclude Formenti: «Bisogna anche capire dove questa tartaruga abbia trovato un maschio con cui riprodursi. Magari chi le ha abbandonate ne aveva due. Peccato poi che nessuno abbia pensato di mettere una protezione nell'area in cui sono state deposte le uova».

Sergio Bazerla l’Arena.it